Siglato recentemente il Protocollo d’intesa tra il Polo Museale della Puglia e la Fondazione Museo Pino Pascali di Polignano (Bari), che stabilisce rapporti di partenariato tra i due enti, finalizzati alla realizzazione di programmi ed interventi utili per una migliore valorizzazione dei Beni Culturali e dell’Arte Contemporanea.
I Poli Museali Regionali, uffici periferici del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, sono stati istituiti con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 20 agosto 2014 n. 171, per perseguire la missione di assicurare la valorizzazione e fruizione e dei luoghi della cultura, sia pubblici che privati, e di predisporre intese istituzionali e accordi per la valorizzazione integrata del territorio, attraverso la creazione di itinerari turistico-culturali che includano varie tipologie di beni culturali e attrattori turistici sull’intero territorio regionale. Compito prioritario dei Poli è quello di costituire il Sistema Museale Nazionale, aggregando musei di diversa tipologia, con i quali avviare in collaborazione progetti e attività, oltre a valutare la possibilità di realizzare azioni di gestione integrata.
Il Polo Museale pugliese, da tempo ha stretto accordi di partenariato con musei, fondazioni private, enti diversi. La Fondazione Museo Pascali, istituzione senza scopo di lucro costituita a Polignano a Mare nel 2010, è un ente pubblico compartecipato, fondato per iniziativa dell’Amministrazione Comunale di Polignano e della Regione Puglia con lo scopo di esporre e valorizzare le opere di Pino Pascali (autorevole esponente dell’Arte povera) e per promuovere e valorizzare l’Arte contemporanea in tutte le sue forme ed espressioni, a livello nazionale ed internazionale. La Fondazione si occupa della conservazione, dello studio e della valorizzazione dell’opera di Pino Pascali, del suo archivio documentario e bibliografico e della promozione di mostre di Arte Contemporanea; organizza ogni anno mostre, convegni, incontri e svolge attività didattica. La collaborazione avviata tra i due enti schiude l’opportunità di offrire maggiore spazio al contemporaneo, anche nei luoghi della cultura legati all’archeologia ed all’arte antica, incrociando così flussi di pubblico con interessi diversi, con benefiche ricadute sul territorio.